Leggende e ipogei artificiali del Friuli Venezia Giulia

castello goriziaPrendendo in considerazione soltanto gli ipogei artificiali del Friuli Venezia Giulia e tralasciando, di proposito, tutte le altre forme sotterranee di origine naturale, la nutrita schiera di esseri leggendari, tipici del sottosuolo, si riduce di molto. In questo specifico ambiente le figure fantastiche più frequentemente rappresentate sono gli gnomi e i nani, in quanto, nella maggior parte dei casi, sono associati al mondo minerario. Nella nostra regione, invece, sono rarissimi. Nelle leggende locali, infatti, sono citati soltanto nella Miniera di Raibl (Cave del Predil). Se, invece di tener conto dei confini geografici, ci fidiamo alle popolazioni che vivono in quella zone, ecco che, nelle adiacenti valli slovene, i nani sono i principali protagonisti del folklore minerario, a partire dalle famose miniere di mercurio di Idrija. Negli altri casi, vengono chiamati in causa maghi o stregoni cattivi, sacerdoti e fantasmi. I sotterranei di alcuni castelli hanno legato le loro vicende a favolosi tesori o a improbabili sviluppi chilometrici dei loro cunicoli ipogei. Anche ad alcuni pozzi sono stati attribuiti percorsi ed estensioni fantasiose. Completano, questo breve viaggio negli ipogei artificiali, edifici e cantine dalle quali partono cunicoli sotterranei molto estesi e bunker, introvabili, della seconda guerra mondiale che custodiscono al loro interno interi arsenali bellici. Oltre a quelle riportate in questo contributo ci saranno certamente altre leggende che accompagnano le storie di altri ipogei artificiali ma, al momento, per quanto riguarda la regione Friuli Venezia Giulia, questo è quanto sono riuscito a raccogliere. 

 

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