Con la scuola Caprin alla Grotta Cosmini e alla Grotta Azzurra

 
Continua l'intensa attività del Club Alpinistico Triestino con le scuole.
 
Martedì 29 aprile due classi, una seconda ed una terza (37 alunni in tutto) della Scuola Media Caprin accompagnati dagli insegnanti Dario Gasparo,  Renzo Cernogoraz e Rosalba Scrima, hanno vissuto una esperienza certamente indimenticabile nelle grotte del Carso triestino.
 
Con il supporto degli speleologi hanno potuto visitare a turno la Grotta Azzurra di Samatorza e la Grotta Cosmini che si apre nelle vicinanze.
 
Mentre la prima è di facile accesso, la seconda comporta il superamento di una breve risalita e poi la discesa per uno scivolo che si apre su un pozzetto di circa cinque metri.
 
Prima che gli alunni cominciassero a scendere, tutti i tratti "impegnativi" sono stati messi in sicurezza con staffe metalliche e scalette.
 
Dopo aver ascoltato una breve spiegazione di Sergio Dolce in merito alla parte iniziale della grotta, di particolare interesse quale esempio di paleoidrografia carsica per aver conservato la morfologia tipica di un inghiottitoio scavato da antiche acque impetuose, ragazzi e ragazzi si sono impegnati nell'affrontare la parte più propriamente "tecnica".
 
Tutti sono stati assicurati con le corde e, ad uno ad uno, dapprima si sono arrampicati e poi sono scesi con le scalette per visitare la parte finale della grotta, che si presenta pure ben concrezionata e adorna di bellissimi gruppi stalagmitici.
 
Tutti sono stati davvero molto bravi e soprattutto entusiasti di questa visita al Carso sotterraneo: mentre aspettavano il turno per essere "legati" si sono pure organizzati intonando in gruppo alcune canzoni triestine che hanno risuonato nei vani sotterranei.
 
È stato un vero piacere anche per gli accompagnatori che ne hanno tratto grande soddisfazione.
 
In ogni caso va un plauso per l'organizzazione agli inossidabili Franco Gherlizza, Lucio Mircovich, Mario Nacinovi e Ferruccio Podgornik assieme ai soci Alberto Buonanno e Dean Leonardelli. Si ringrazia l'amico Guido Bottin per la fattiva partecipazione.
 
 
Sergio Dolce
 
 
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