La Storia
Il 20 maggio del 1973, Elio Marussich, socio del Gruppo Montagna, cade dalla parete della "Junior", in Val Rosandra e riporta lesioni che provocheranno la fine della sua giovane vita, all'età di soli diciannove anni. Da quel giorno diventa un chiodo fisso per i suoi compagni e soci del CAT l'idea di erigere un bivacco a suo nome, in un luogo in cui possa essere degnamente ricordato.
Devono passare sei anni prima che il luogo venga identificato e, finalmente, dopo che il bivacco era già stato costruito da alcuni soci a Trieste, il 2 settembre del 1979 arriva il tanto atteso momento dell'inaugurazione. La promessa fatta ad Elio è stata mantenuta, anche se tutti gli oneri, ma anche gli onori, sono caduti esclusivamente sulle spalle del Club e dei suoi soci, essendoci stato negato ogni tipo di contributo, compreso quello del trasporto con l'elicottero da parte dell'Esercito.
Il 18 dicembre 1991, la Comunità Europea approva il Programma operativo INTERREG Italia-Austria, finalizzato ad interventi nelle zone montane del Friuli-Venezia Giulia con l'obiettivo principale di rivitalizzare il turismo di alta montagna, prevedendo, tra l'altro, un'azione diretta a migliorare le strutture di accoglimento in quota. Con delibera della Giunta Regionale, il 4 maggio 1993 vengono assegnati i fondi alle Comunità Montane competenti per territorio e nell'elenco appare per la prima volta il nome del bivacco Elio Marussich quale beneficiario di un contributo spese. Grazie a questi fondi, la Società può mettersi al lavoro e nel 1994 effettua dei radicali lavori di ristrutturazione del manufatto.
Oggi il bivacco "Elio Marussich" completamente rinnovato, internamente ed esternamente, viene messo a disposizione della comunità, con la speranza che i futuri fruitori siano consci della necessità di mantenerlo pulito, efficiente ed integro.
Notizie Utili
Ubicazione: Sella Grubia (m 2.043) - Monte Canin
Costruzione: vano unico di metri 3 x 3, in legno, ferro e lamiera zincata, serramenti in alluminio.
Attrezzature: nove posti letto in cuccetta con materassi in gommapiuma, coperte e cuscini. Tavolo, panche, mensole, mobile portaoggetti, pala, scopa, pronto soccorso, libro e timbro bivacco.
Acqua: tramite fusione della neve oppure in 20 minuti circa sotto le forchie di Terra Rossa.
Custodia: incustodito, aperto tutto l'anno.
Panorama: Gruppo del Montasio, del Monte Canin e della Val Resia.
Accessi al Bivacco
Dal Rifugio Gilberti: in ore 1,30 (segnavia 632).
Da Stolvizza di Resia: in ore 6 (segnavia 634).
Da Chiusaforte: in ore 6 (segnavia 632).
Da Coritis: in ore 5 (segnavie 657 e 634).
Da Tamaroz: in ore 5 (segnavia 646).
Dalla Val Raccolana per Casera Goriuda: in ore 4½ (segnavia 645).
Da Sella Nevea per il "Troi dai Sachs": in ore 4½ (segnavia 645).
Responsabile: Mario Carboni