Migranti in dolina

Alle 9:00 il gruppo organizzato da Giulio Zeriali dell'ICS e condotto da Sergio Vianello per il Club Alpinistico Triestino e Dario Gasparo per l'associazione Miti, si è dato appuntamento presso la struttura ricettiva di Fernetti, l'ex caserma della Guardia di Finanza. In ottobre IL PICCOLO riportava nella cronaca "La Prefettura di Trieste ha aperto le porte dell'ex caserma della Guardia di Finanza di Fernetti per ospitare novanta richiedenti asilo di nazionalità pachistana e afgana. Vengono trasferiti dall'Excelsior, il camping che da questa estate sta dando alloggio ai migranti insieme a un'altra struttura a pochi passi dal confine, l'Hotel Transilvania".

Da qui il gruppo, costituito da una ventina di persone tra volontari e rifugiati, si è diretto presso la dolina che sorge a pochi metri dallo svincolo dell'autoporto: proprio per questa vicinanza alla strada, per la direzione del vento e soprattutto per l'inciviltà di molti, in questa depressione carsica si sono accumulate migliaia di bottiglie di plastica, oltre a copertoni di camion, vestiti, scarpe, sacchetti di nylon e addirittura una enorme caldaia in ferro, certo non trasportata dal vento.

Sono state sufficienti due ore di lavoro intenso per raccogliere le immondizie, differenziandole tra plastica, vetro, lattine e indifferenziata nei sacchi neri che le associazioni hanno fornito al gruppo di lavoro. Nessun costo per la comunità, solo i vantaggi della pulizia del territorio carsico uniti alla socializzazione tra triestini, kosovari, albanesi, camerunensi, afgani e pakistani. Tra una bottiglia di vetro e un piatto di plastica, un po' di tempo per parlare di cucina, di tradizioni, di clima e per imparare almeno l'essenziale del pakistano, qualcosa che suona come "Sciucria" per "grazie" e "Sobohar" per "Buongiorno".

Le attività di pulizia continueranno in cavità carsiche in febbraio, ma il gruppo di associazioni sta pensando anche a delle giornate di incontro per favorire lo scambio interculturale così da favorire una reale integrazione, sempre con l'attenzione di non portar via lavoro agli italiani che già ne hanno poco e sempre, come ci ha confermato il sindaco di Monrupino Marco Pisani, passato per osservare i lavori, senza che nemmeno un euro del Comune sia speso per il mantenimento dei rifugiati, tutti a carico di fondi europei. 

A questi link puoi vedere le FOTO, il fantastico VIDEO della giornata e il servizio del Tg Rai Regione FVG

Dario Gasparo

 

Le puntate precedenti: Collaborazione con l'Ics, Grotte Pulite: rifugiati in grotta, Pulito il Pozzo presso Precenico

La rassegna stampa di Settembre e di Novembre